Hai tante domande sulla fermentazione? Ecco le risposte! I rudimenti per un approccio facile

La fermentazione è un pò magica, ma non è stregoneria!

Perché dovrei fermentare e aggiungere prodotti fermentati alla mia dieta?

Fermentare significa preparare piatti vari e saporiti con facilità e in breve tempo. Puoi mangiarli subito o conservarli per lungo tempo. Così risparmi energia e tempo e riduci gli sprechi. Il frequente consumo di alimenti fermentati produce effetti benefici importanti per il tuo organismo.


È possibile fermentare in casa senza correre alcun rischio?

Certamente! La fermentazione rende un alimento più sicuro rispetto al suo stato crudo. In ogni angolo della terra e da oltre 10000 anni gli uomini hanno cercato di perfezionare le loro conoscenze sull’argomento, testando diverse tecniche e combinazioni di ingredienti. Purtroppo la società moderna negli ultimi 50 anni non è riuscita ad adeguare le migliori pratiche al rapido sconvolgimento dello stile di vita moderno e alle recenti scoperte scientifiche. La Microjungle colma adesso questa lacuna grazie ad un fermentatore innovativo e una linea di attivatori 100% bio, studiati per ottimizzare il processo.

In questo modo chiunque può divertirsi a realizzare a casa propria deliziosi e salutari piatti fermentati, in tutta sicurezza!


Fermentazione significa solo conservazione?

La fermentazione non è solo un metodo per conservare gli alimenti, ma offre anche l’opportunità di modificare in modo creativo consistenza e aroma degli ingredienti. Basta sperimentare con ingredienti e spezie, o variando i tempi di fermentazione, per ottenere risultati sorprendenti.

Molti cuochi, star internazionali, lasciano che i batteri “cucinino” al posto loro. Così perfino la verdura più insapore acquista aromi interessanti e accattivanti.


Quando ha luogo la fermentazione?

Numerosissimi microorganismi vivono nel nostro organismo ed intorno a noi, nell’aria che respiriamo e nel cibo che mangiamo. La fermentazione ha luogo quando alcuni di essi riescono a penetrare in un alimento (ad esempio, una carota) per trarre nutrimento (fondamentalmente, zucchero), distruggendone la struttura cellulare.


Come distinguere se un alimento è fermentato o guasto?

Nella fermentazione come nella marcescenza diversi microorganismi disgregano le cellule degli alimenti.

La differenza risiede nel fatto che, nella fermentazione, quei microorganismi che sono benefici per l’uomo trasformano gli alimenti in prodotti perfettamente digeribili e con un alto valore nutrizionale. Gli alimenti ammuffiti o marci, invece, perdono valore nutrizionale e assumono gusto e aroma sgradevoli e, se colonizzati da microorganismi patogeni, possono perfino essere tossici o mortali per l’uomo.


Come si svolge la fermentazione?

La fermentazione si avvia non appena i microorganismi benefici (spontaneamente o inoculati dall’uomo) colonizzano l’alimento. Quando si moltiplicano velocemente, tali microorganismi creano un ecosistema stabile, che esclude l’ingresso di patogeni o microbi dannosi (competizione interspecifica). Ciò caratterizza una fermentazione sicura e la lunga conservabilità degli alimenti fermentati.


Qual’è la differenza tra conserve, prodotti fermentatie e sottaceti?

Nel fare le conserve le industrie cuociono gli alimenti per eliminare il più gran numero di microorganismi possibile (per es. con la pastorizzazione), con una grande perdita di nutrienti.

Nei cibi fermentati, invece, i microorganismi “buoni” escludono quelli “cattivi” grazie alla produzione di acido e di altre sostanze e contribuiscono, dopo essere stati mangiati, ad arricchire la nostra flora intestinale.
Anche l’aceto agisce come conservante: in questo caso, però, l'acidificazione è raggiunta grazie ad un'unica famiglia di batteri (Acetobacter), una sorta di monocoltura ininfluente sulla nostra salute.
I moderni sottaceti, realizzati con l’aggiunta di zucchero e aceto e sottoposti a cottura, non contengono batteri e non ci apportano quindi benefici in termini di salute.